S. Lenard, ungherese di nascita con una sensibilità tutta mediterranea, ci descrive una Roma scomparsa ma pur sempre viva nell'animo dei romani. Il nostro scrittore è di gran classe, ed è forse il primo globe-trotter a percorrere le strade d'Europa ed in particolare le strade della città eterna, senza i denari di tutti quegl'intellettuali che sostavano a Parigi in quel tempo. Il libro racconta le sue picaresche avventure e presenta una borghesia non troppo ricca ma che nulla prende sul serio e valica il fascismo con quella ironia, che ancor meglio dopo saprà esprimere Flaiano. Lenard da voce al sommesso mascherato bisbiglio dei popolani antifascisti, in una splendida Roma, che con le sue parole-verità colora e fa grande la città e come un quadro di Mafai da Trinità dei Monti tutta la città ci appare con i suoi lucidi paesaggi nei suoi meravigliosi colori. Lenard racconta con perizia tecnica, le strade, i quartieri, i palazzi, con pagine potenti ed affascinanti.
Roma 1938–1943 0 csillagozás
Dialoghi clandestini del tempo di guerra
Eredeti megjelenés éve: 2009
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